
Rigels Tepshi
Rigels Tepshi, classe 1990, è il giovane chef del ristorante Ottocentodieci. Si definisce alessandrino, anche se il suo nome tradisce un’origine ben più lontana. L’Albania è la sua terra natale, ma l’arrivo in Italia a soli 6 mesi di vita ha fatto in modo che questo non fosse solo una terra d’adozione, ma la “sua terra”, quella che porta nel cuore, che vuole scoprire e da cui prende forma la sua cucina.
“La mia cultura mi ha lasciato qualcosa che custodisco gelosamente, il mio nome: Rigels infatti è una stella della Costellazione di Orione, una delle più luminose in cielo. Il fatto che esista qualcosa che brilla nel firmamento e porta il mio nome, l’ho sempre interpretato come un buon auspicio, un augurio per quello che verrà”.
Dopo anni di formazione in alcune tra le più prestigiose strutture dell’alessandrino, tra cui Villa Sparina, sulle colline del Gavi, dove ai tempi in cucina c’era un giovanissimo Massimo Mentasti (che da lì a pochi anni avrebbe raggiunto la Stella Michelin) e Villa Pomela a Novi Ligure, dove ricopre il ruolo di sous chef per 3 anni, nel 2014 Rigels inizia l’esperienza al Trussardi alla Scala (all’epoca 1 Stella Michelin), punta di diamante della ristorazione meneghina, dove sotto la guida di Luigi Taglienti diventa capo partita. Quando Taglienti cede i fuochi a Roberto Conti, Rigels diventa sous chef. Contestualmente si dedica a consulenze importanti, come quella al Sikelia a Pantelleria, un Resort 5* lusso che è un punto di riferimento del turismo siciliano d’alto livello, per cui ha curato l’apertura. Nel 2018 inizia un’esperienza al ristorante Seta – 2 Stelle Michelin – all’interno dell’hotel 5* Mandarin Oriental, dove Antonio Guida è executive chef. Sarà proprio quest’ultima esperienza a regalare a Rigels la piena consapevolezza delle sue capacità, ed il desiderio di costruire la sua squadra ed imprimere la sua impronta. Dal primo ottobre 2018 inizia la nuova avventura insieme alla proprietà Annalisa Magri, presso il ristorante Ottocentodieci. In cucina insieme a Rigels, il sous chef Carlo Sarchi (precedentemente impegnato alla corte di grandi Stellati come Antonio Cannavacciuolo e Andrea Ribaldone).
